La camera dello scirocco

Praga, tarda estate del 1914. La Prima Guerra Mondiale è scoppiata da poche settimane; già sono avvenuti i primi massacri, eppure il clima complessivo, soprattutto negli Imperi Centrali, è improntato all’euforia e all’ottimismo per le sorti del conflitto. In questa atmosfera paradossale, dove un’intera epoca e un intero mondo si avviano “felicemente” verso la distruzione di massa, la città di Praga è scossa da un sconcertante episodio di cronaca nera: il rapimento di una diva del teatro yiddish. Per affrontare e risolvere il caso, ecco ricostituirsi la coppia investigativa già al centro de I misteri di Praga: Solomon Meisl, medico-detective ebreo di origini proletarie, e Karel Heida, giovane militare di carriera di famiglia aristocratica (come a dire, le due anime più autentiche della cultura mitteleuropea). Ma il sequestro dell’attrice teatrale è solo il prologo di una serie di accadimenti delittuosi apparentemente inspiegabili. Risoluti a vederci chiaro, Meisl e Heida si gettano a capofitto in un’inchiesta intricatissima che, partendo da Praga, a poco a poco si allarga ad altri territori dell’Impero, fino a giungere a un luogo dove tutti i fili, tutte le storie, tutti i destini troveranno il loro scioglimento finale: la misteriosa “camera dello scirocco”…
  Ciclo di Praga


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